Mia madre, mia cugina ed io abbiamo preso 3 supplì, uno classico al ragù, uno all'amatriciana e uno cacio e pepe. Poi un piatto di carnonara, di porcara, e fettuccine con funghi, salsiccia e tartufo e infine una pinsa all'amatriciana. Tutto veramente molto buono. Il personale super gentile!!

A pochi passi dalla stazione di Termini, Osteria in stile moderno, con bel ambiente e buon cibo. Buona la carbonara ed anche la porchetta romana di Ariccia servita assieme alla pinsa per accompagnare. Se passate di la fateci un salto.

Ieri 16 marzo 2024, in 17 amici provenienti da residenze di mezza Italia abbiamo deciso di trovarci per pranzare all'osteria Emasi in via Principe Amedeo a Roma, proprio a pochi passi dalla stazione per consentire a chi arrivava con il treno di restare nei pressi ed avere la comodità di poter agevolmente riprendere il treno per tornare al proprio domicilio. È stata una di quelle esperienze culinarie che non hanno assolutamente lasciato il segno e che personalmente, ho già dimenticato. Un antipasto di insaccati con un paio di microtriangolini di formaggi anonimi. E si che di formaggi gustosi nel Lazio ve ne sono molti. Voto:5. Un primo piatto composto da due mezze porzioni di amatriciana e cacio e pepe. Una ordinariamente buona amatriciana e una cacio e pepe deludente. Qualcuno tra di noi ha anche sostenuto che la pasta fosse scotta. Personalmente, considerate le quantità e le tempistiche per servire, se io fossi stato lo chef avrei scolato la pasta 45-60 secondi prima. Diciamo che per i miei gusti, eravamo al limite massimo prima di asserire che la pasta fosse scotta. Il problema non è stata la cottura della pasta, ma la cacio e pepe la faccio meglio io a casa mia. Voto:5 meno meno. Il secondo: avevo chiesto un abbacchio scottadito e mi arrivano i saltimbocca. Faccio rilevare l'errore e dopo circa 15 minuti quando quasi tutti avevano mangiato,io mangio una porzione un po' troppo leggera per un uomo di 90 kg. L'abbacchio era buono, anche se la porzione era veramente esigua. Voto:7. Come contorno avevo chiesto patate al forno che purtroppo NON sono arrivate. Voto 1. Sulla lunga tavolata sono state disposte alcune ciotole con dell'insalata che non ho potuto assaggiare perché troppo lontane da me. Se ne avessero preparate 2 o 3 in più avrebbero potuto disporle in modo che anche chi era seduto a capotavola, come me, potesse usufruirne. Ahimè così non è stato. Anche qui, Voto:1. Vino : ci hanno servito del vino che riportava sull'etichetta il nome della trattoria Cecio che è proprietario dell'Osteria Emasi e che per me che ho fatto corsi da sommelier era un vino da € 2,50 al supermercato. All'olfatto si percepiva un forte odore di alcool e poco altro e aveva poco corpo. Costo 15€/bottiglia. Ne sono stapte servite 2 bottiglie per i 6 commensali alla fine della tavolata. Comunque io non sono abituato a bere vino di qualità così bassa che infatti non ho bevuto.Voto:3. Ho chiesto allora di poter degustare il vino che avevano in esposizione che si chiama Roma. Sul listino, differenza di €13 euro. La sensazione non è migliorata di molto. Voto:4. Io non bevo questi vini. Dolce: una microfettina di dolce certamente non fatto da loro, ma industriale che non ho assolutamente apprezzato perché se vado al supermercato di dolci come quello ne trovo a tonnellate e a prezzi decisamente più convenienti. Voto:4. Caffè corretto: io sono di Roma e ho abitato a Roma 32 anni e affermo con forza che un caffè corretto alla sambuca (che io continuo a bere ogni sabato e domenica a pranzo) è un'altra cosa. Di sambuca c'era solo l'immaginazione e il caffè era freddo. Voto 3. Ultime 3 note: il locale piccolo ma carino e ben curato. Voto: 7. Acustica del locale: pessima, probabilmente per i bei soffitti a volta con mattoni a vista. Voto:4 Toilette: tra di noi c'era un disabile in carrozzina e quando ha dovuto andare in bagno, è stato molto molto molto difficoltoso. A parziale minima attenuante dico che ogni qualvolta si va a mangiare in gruppi numerosi, l'oste poco attrezzato, propone un menù per agevolare i lavori in cucina. Ma inevitabilmente sfavorisce i "desiderata" dei clienti, la qualità ne risente e l'esperienza culinaria resta nell'anonimato, senza lode e senza infamia. Se volessi mangiare con menu prestabiliti, potrei andare in una delle tante mense e spendere 12 euro. Se vado a mangiare in una trattoria romana, voglio assaggiare tutte le leccornie della cucina romana, gustarle e restarne affascinato e soddisfatto, desidero scoprire le prelibatezze che meglio ritengo piu adatte ai miei gusti e scegliere SEMPRE "à la carte".

Sotto consiglio di alcuni romani sono arrivata qui. Non ci sono parole per descrivere la bontà della carbonara... la più buona che ho mangiato in vita mia. La carne qualità top, ed anche il vino era molto buono. Personale attento, professionale e minuzioso nei minimi dettagli del servizio. Complimenti al proprietario che non si lascia sfuggire niente ed è sempre presente. Ritornerò sicuramente appena ritorno a Roma🥰

Ottimo locale, personale molto cortese, preparato e disponibile. Proprietario simpatico e cordiale. Ottima carbonara e buon fritto di calamari.